Epilogo amaro al Valpantena dopo 30 anni di carriera indimenticabili.

28 Novembre 2019 Off di visitacuba
FONTE : CRISTIANO TORREGGIANI.
È stato un viaggio bellissimo.
A volte non semplice, a volte farcito di grandi delusioni, ma anche impreziosito da soddisfazioni uniche.
Impossibile racchiudere 30 anni di gare in poche righe.
Quando ho iniziato con i rally avevo 21 anni e mai e poi mai avrei immaginato 30 anni dopo di essere ancora in tuta a leggere le note ai miei piloti.
In questi ultimi sette anni poi, da quando ho iniziato a fare regolarità sport, devo dire di essermi tolto un numero incredibile di soddisfazioni, oltre ad aver conosciuto persone straordinarie.
I tre titoli vinti con Nico Bertazzo e i due con Giampaolo Grimaldi e Marco Stragliotto negli ultimi sei anni, resteranno per sempre nei miei ricordi.
E’ stato bello condurre i miei piloti lungo i trasferimenti e lungo le prove di mezza Italia per tutto questo tempo.
È stato bello stringere i denti, sudare, a volte imprecare, per poi raggiungere quei risultati che un ritiro nell’ultima gara non potranno di certo cancellare.
Il Revival Valpantena è andato così.
Quarti su cinquantanove dopo la prima tappa e con un semiasse che nella seconda giornata di gara, ha voluto rovinarmi la festa, cedendo su di un dosso artificiale nei pressi di Rovere’.
Un peccato veramente.
Ma le regole del gioco bisogna accettarle e quando si corre in macchina si sa che le rotture meccaniche sono da mettere in preventivo.
Ora, dopo 165 gare, ho deciso di mettere da parte cronometri, tute e casco e di dedicarmi ad altro.
Credo che sia arrivato il momento, come capita nella vita di ognuno, di voltare l’ultima pagina, di chiudere un libro e di aprirne un altro.
Le corse in questi ultimi 30 anni mi hanno dato tanto, sia sportivamente che umanamente, ma adesso le mie strade hanno altri percorsi da seguire.
Forse resterò nell’ambiente, forse no.
Di sicuro è stato un onore per me condividere l’abitacolo in questi ultimi anni con Nico Bertazzo, Giampaolo Grimaldi, Nicola Randon, Alberto Zandona’ e tutti gli altri.
Le corse mi hanno insegnato che i trofei che porti a casa, in fondo sono solo pezzi di latta, ma l’armonia, l’amicizia e la simbiosi che si riesce a creare in due metri quadrati, quelle sono cose che non hanno prezzo.
Grazie a tutti i miei compagni di viaggio.
Non so se un giorno avrò dei nipotini, ma se ne avrò, allora avrò tante, tante belle storie da raccontare con un vecchio radar in mano…