La Regolarità Sport vista con gli occhi di chi l’ha vista nascere e crescere: intervista a Roberto “Bob” Brunelli – presidente Rally Club Valpantena

19 Agosto 2019 Off di visitacuba

FONTE: GIAMPAOLO GRIMALDI. Parli di regolarità sport e spontaneamente pensi al Valpantena Revival, la mamma di tutte le gare di regolarità sport. Abbiamo chiesto a Roberto “Bob” Brunelli, presidente del Rally Club Valpantena, comitato organizzatore di questa amata ed affascinante manifestazione di solo regolarità sport, di darci la sua visione sulla specialità. “Nel 2003 abbiamo voluto fare un autoraduno per festeggiare i vent’anni del nostro rally club e fin da subito degli ottanta iscritti ci siamo trovati un buon novanta per cento di vetture da corsa storiche conservate come all’epoca in cui correvano. A fine manifestazione, su richiesta dei partecipanti e dei piloti locali della Valpantena, abbiamo deciso di dar vita, nell’anno successivo, ad una gara di regolarità sport. Oggi abbiamo in zona un centinaio di auto di praticanti di questa bella disciplina. La maggior parte di questi piloti non fanno rally sia per questioni di tempo dovuto alla preparazione della gara sia per poter usare la vettura in configurazione corsa allestita come all’epoca in cui gareggiava, lasciando immacolata la sua storia sportiva come preparazione. La specialità ha fatto grandi passi avanti in termini di sicurezza, grazie alla federazione Aci Sport che ha deciso di togliere le vetture stradali e lasciare solo quelle da gara, oltre a richiedere la presenza di ambulanze, medici, addetti decarcerazione e sistemi tracking di localizzazione delle vetture per garantire i più alti livelli di sicurezza e tutelare sia i partecipanti sia gli organizzatori. Ultimamente stiamo assistendo a una presenza di gare di regolarità sport come terza manifestazione concomitante con rallystorico e moderno: può essere una cosa positiva per la specialità, qualora però questi equipaggi siano tenuti in considerazione e rispettati. Parlando della regolarità sport, concludo dicendo che per me è una specialità che ti permette di respirare e rivivere l’atmosfera dei rally di un tempo e quando mi è possibile cerco di vivere la mia passione partecipando proprio a quelle gare che mi hanno affascinato nei tempi d’oro del rallysmo”.